Il nucleo abitato di Badia Tedalda si è sviluppato intorno alla chiesa di S. Michele Arcangelo, antica abbazia con una facciata a capanna preceduta da un singolare avancorpo, una piccola loggia che presenta tre arcate sul fronte e due arcate sui lati brevi. Nella chiesa che domina dall’alto del colle la Valmarecchia, sono custodite cinque splendide terrecotte invetriate di Santi e Benedetto Buglioni, allievi nella bottega dei Della Robbia, volute dal vescovo Leonardo Bonafede: tre ampie pale d’altare, un raffinato ciborio (con candidi angeli e cherubini lumeggiati in giallo e stagliati su esili fondi blu), e due figure a bassorilievo, raffiguranti la Vergine annunziata e l’Arcangelo Gabriele.
La più importante è la pala d’altare centrale, raffigurante la Madonna col Bambino fra i santi Leonardo, Michele, Arcangelo e Benedetto. La doppia formella nella cornice inferiore della pala dell’altare maggiore, con il toro rampante sormontato da una mitra vescovile, ne ricorda la commissione. Le formelle araldiche chiudono lateralmente la predella, in cui inoltre figurano la Pietà, al centro, ed una vicenda della vita dei santi Leonardo e Girolamo. Questi compaiono stanti nello scomparto centrale della pala, dove la Vergine, assisa in trono con il Bambino, è afiancata inoltre dall’arcangelo Michele e da San Benedetto. Nell’altare di destra si trova una pala con l’Annunciazione e i Santi Sebastiano, Giuliano e Antonio Abate. Nell’altare di sinistra è invece raffigurata la Madonna che dona la cintola a San Tommaso.
All’interno della chiesa ci sono inoltre il Tabernacolo per l’Eucarestia e due figure di Angeli, dei quali è ignota la collocazione originale.
Altre opere robbiane si trovano nella chiesa di San Tommaso a Monte Botolino (Incredulità di San Tommaso) e in quella dei Santi Pietro e Paolo a Fresciano (Gesù che consegna le chiavi del Paradiso a San Pietro).